Il docufilm Terra Murata è un’progetto PON intitolato <> realizzato in memoria di Salvatore Molaro. Terra Murata è stato ideato e realizzato da Emanuele Coppola che aveva già girato altri documentari con protagonisti la città di Somma Vesuviana. Questo documentario è un viaggio tra i vicoli e gli affascinanti luoghi presenti in tutto il Casamale circondato dalle mura aragonesi, un viaggio che ci accompagna tra i locali tipici ma anche in strutture più importanti dal punto di vista culturale come la Collegiata, il Castello d’Alagno e il Convento dei Padri Eremitani di Sant’Agostino. Questo è un progetto presentato all’istituto Majorana i cui ragazzi hanno lavorato con i ragazzi del vicino istituto Torricelli e raccontano dei luoghi presenti nel documentario e dei ne parlano diverse persone come l’architetto Antonio Auriemma che suggerisce un restauro conservativo in modo da preservare il quartiere per le prossime generazioni o altri come il parrocco Giuseppe D’Agostino, l’onorevole Gianfranco Di Sarno che annuncia l’avvio dell’iter che dovrebbe portare il Casamale nel patrimonio Unesco, Fiore Di Palma il segretario della Confraternita di Santa Maria della Neve che racconta di iniziative di solidarietà. Ci sono inoltre il direttore del teatro Summarte Marco Panico e l’architetto Salvatore Cimmino. Voci narranti e parte integrante del docufilm pure il sindaco Salvatore Di Sarno che racconta la storia della bella Lucrezia D’Alagno mentre le immagini del castello che porta il suo nome scorrono, inoltre il consigliere regionale Carmine Mocerino che definisce il borgo «cuore pulsante» e scrigno di innumerevoli bellezze, mentre Luigi Raia, direttore dell’Agenzia Turismo della Regione Campania, sottolinea che Somma Vesuviana è destinata, per qualità e presupposti, ad essere luogo di turismo, non solo per la sua storia o le sue bellezze architettoniche o archeologiche ma anche per le eccellenze gastronomiche.